Descrizione Progetto
Biancaneve Zombie
Se siete stanchi del solito buonismo delle favole e sognate di irrompervi con un machete per fare strage di nani, fate, principesse e, indistintamente, buoni e cattivi… Ecco, benvenuti nel nostro mondo!
Noto con malsano piacere che un ghigno sta improvvisamente affiorando sul vostro volto… molto bene…
Ci siamo, cattivi ragazzi e cattive ragazze. Scordatevi l’ingenua Biancaneve, destinata per una maledizione a un destino da vittima. State per leggere una storia che definirei, in una sola parola, MALSANA. Buon malefico divertimento!
Dalla prefazione di Daniele Corradi
Sono un autore di romanzi dell’orrore. Quindi non dovrei spaventarmi facilmente. Beh, questa Biancaneve mi ha spaventato. Ho provato persino raccapriccio, a tratti. La ragazza ha mordente. Di più: la ragazza morde. E il sangue schizza da tutte le parti, mentre lei mangia carne (cottura “rare”, come dicono negli States? No, proprio cruda). Tanto più orrore mi deriva dal fatto che conosco l’autrice, Elena Mandolini, e sinceramente non l’avrei creduta capace di un simile tasso di SPLATTER. Ma le persone innamorate sanno cos’è il sangue, a quanto pare. Ne conoscono lo scorrere, quando trascina i corpi verso la passione (e la sua Biancaneve è carnalmente più appassionata di quanto Disney avesse mai sognato, pur con il suo lato oscuro…), e quando, da lacerazioni dolorose, esplode.
Biancaneve nuda e cruda. NUDA, perché rivela assai spesso le sue grazie. La ricordo mentre si immerge in un lago notturno, in una scena che è fra le più lunari, inquietanti e romantiche del romanzo. CRUDA, perché sa essere davvero crudele e spietata. Come tutti gli ZOMBIE, del resto. Esseri mossi da bisogni primari, da una fame primordiale, pre-umana. Esseri che hanno attraversato il mare nero della morte e ne sono tornati… beh, non proprio illesi.
Biancaneve si muove lenta e con fatica, il suo corpo le manda lampi nervosi di sofferenza.
Lenta e barcollante come la non-morta che è, e lento è il suo crescere narrativo, la sua statura di personaggio che procede e vede maturare il suo carattere con la narrazione, nei rapporti con gli altri (nani in primis), con i nemici (la cara vecchia strega… vecchia?) e con i… diciamo “nuovi incontri”, per non rivelare nulla di più al lettore. La forza di questo romanzo sta allora proprio in questo: nella costruzione narrativa di un intreccio solido, che permette ai personaggi di svilupparsi sotto gli occhi del lettore, e nei rapporti d’odio e d’amore che, come nelle migliori vite o non-vite, finiscono per definire quello che siamo per noi stessi e per gli altri.
DETTAGLI
EDITORE
I Nuovi Bestseller DAE
PAGINE
274
EDIZIONE
2018

“Horror, azione e vendetta. Era da tanto tempo che stavo cercando un libro diverso da quelli che si trovano troppo spesso in questi anni in libreria e finalmente l’ho trovato. Conosco questa autrice per altri lavori, completamente diversi, e mi sono incuriosito leggendo il titolo.
Sicuramente la copertina mi ha attirato tantissimo e la storia non mi ha deluso!
Mi sembra che l’autrice abbia colmato una mancanza negli autori italiani: horror e amore che si mescolano insieme, perché nel libro si intrecciano questi due elementi.
Ho anche apprezzato il crescendo della storia, che si fortifica man mano che si prosegue e con l’ingresso in scena di nuovi personaggi.
Non svelo altro perché alcuni colpi di scena sono davvero interessanti.
Battaglia finale davvero in stile epic fantasy!”
“Il libro inizia già con un colpo di scena. Non starò a svelare troppo della trama, ma il modo con cui l’autrice spiega il motivo (vero) del risveglio di Biancaneve è un vero atto di genio. Inoltre, come per il precedente (Il Signore dei Racconti), oltre alla fascinazione della narrazione di genere, qui troviamo qualcosa di più, una sorta di miracolo che coniuga in sé ambiti apparentemente opposti: il degrado e il torbido tipico del genere in un sorprendente stile elegante da cui filtra la generosa humanitas del narratore. Biancaneve (lo vedrete), non è la fanciulla deliziosa che siamo abituati a conoscere, è un personaggio mirabilmente costruito nelle sue mille sfaccettature, che vanno dai reconditi più oscuri della bestialità fino ai sentimenti più nobili. Il lettore si trova, con sua sorpresa, a seguire con partecipazione e affetto questo personaggio così controverso. Il libro corre via, ti prende ti spinge a leggere. Il mio consiglio però è quello di non correre troppo per conoscere il finale, ogni tanto rallentate per godervi come l’autrice riesce ad entrare nel personaggio. Capire Biancaneve è un come conoscere noi stessi, spirito apollineo e spirito dionisiaco insieme”.
“Ottima idea quella di utilizzare un personaggio fiabesco e reinventarlo in chiave horror! Non dimentichiamoci che quella di Biancaneve è una fiaba gotica, la versione disneyana che tutti conosciamo è edulcorata pur non mancando scene forti…ma nulla a che vedere con questa! Un incipit sconvolgente, un risollevarsi dall’abisso, la ricerca della giusta vendetta, il tutto pieno di simboli e metafore. C’è anche un po’ di romance. Finalmente qualcosa di differente!”
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